Immaginereste un mondo senza le console Nintendo? Sicuramente è difficile solo pensarlo, anche se ultimamente sembra proprio che questa possibilità non sia più un'utopia. Difficile, molto difficile, che la casa di Kyoto abbandoni il settore che l'ha resa famosa nel mondo ma, per ammissione dello stesso Satoru Iwata, Nintendo si appresta a investire fortemente sul settore salutistico.
Wii U non vende, le previsioni di vendita sono state riviste al ribasso, i conti sono sempre in rosso: sicuramente non ci si aspettava una situazione così disastrosa per Nintendo. Finalmente sono stati riconosciuti gli sbagli nella commercializzazione dell'ultima home console e la dirigenza ha deciso di intraprendere una misura drastica: sviluppare una serie di device health care. Il motivo è semplice: Wii Fit e Brain Training hanno avuto un enorme successo negli anni passati, soprattutto nel segmento di clientela relativo alle casalinghe e alle persone che amano il fitness. Sono software che si sono rivelati adatti a mantenersi in forma, mentale e fisica, a un costo di sviluppo nemmeno troppo eccessivo.
E' palese come non si tratti di videogiochi, ma appunto di software dedicati, e Nintendo sembra voler percorrere la strada dei dispositivi health care. Ma che fine faranno le console tanto amate da noi videogiocatori? Non temete, Nintendo supporterà ancora 3DS e Wii U, ma col tempo dobbiamo solo sperare che non migri completamente sul nuovo business. Personalmente credo che sarebbe la giusta occasione per differenziarsi completamente dalla concorrenza: Sony e Microsoft cercano di mantenere il passo dei PC, mentre Nintendo è rimasta indietro sulla parte hardware. Ma d'altronde, non abbiamo visto come 3DS ha surclassato in vendite PS Vita utilizzando componentistica ormai considerata obsoleta? Come ripetiamo sempre, nel settore videoludico sono le esclusive che fanno la differenza e Nintendo, sulla sua console portatile, ha saputo sfruttare al massimo tutti i propri marchi.
Il problema rimane però Wii U. I titoli, seppur validissimi, sono molto pochi. Nel 2014 usciranno Mario Kart 8 e il nuovo Super Smash Bros, peccato che non siano state annunciate nuove IP. E' questo forse che fa soffrire maggiormente l'azienda di Kyoto: basterebbe dare un'occhiata a Sony, che grazie alle sue innumerevoli collaborazioni con altre software house è stata in grado di proporre svariate esclusive nuove di pecca su PlayStation 3. Nintendo si dovrebbe concentrare su alleanze con terze parti per portare qualcosa di nuovo sulla sua nuova console domestica. Anche il genere Indie soffre su Wii U: i development kit sono più costosi rispetto a quelli di Xbox One e PS4 e inoltre pare sia ancora complicato sviluppare per questa console. Per concludere, è necessario che Nintendo si focalizzi sull'health care per non andare in banca rotta, però è giunta l'ora di darsi una svegliata per fare ripartire le vendite di Wii U.
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