Se c'è un joypad che ha definito il
mondo del gaming degli ultimi dieci anni questo è sicuramente il
Dualshock di Sony. Chi ha avuto modo di avere la Playstation durante
gli anni '90 sicuramente si ricorda di questo bellissimo controller
dotato di non uno ma ben due stick analogici! E non parliamo di
stick plasticosi e scomodi per i pollici come quelli del Nintendo 64
o del Dreamcast, no parliamo di stick ergonomici e confortevoli per
il gamer che non deve chiedere mai. Anche la disposizione dei tasti è
diventato un classico, se prima infatti lo standard era il controller
del Super Nintendo con i quattro tasti frontali e i due dorsali con
il Dualshock sono stati aggiunti due ulteriori dorsali risultando
comunque un joypad intuitivo a contrario di tutti gli altri usciti
nello stesso periodo.
Con le console successive sono state
apportate alcune piccole modifiche al Dualshock ma grossomodo è
sempre rimasto lo stesso e anche quando pareva fosse finita la sua
era (parliamo della Ps3 e il suo leggendario prototipo di controller
definito amichevolmente “il boomerang”) la Sony ha finito per
riproporlo comunque. Pare però che i tempi stiano cambiando e questo
vecchio dinosauro per quanto affidabile rischia di non vedere la
prossima generazione. A confermare questa tesi ci pensa un dipendente
Sony che ha recentemente affermato che il prossimo controller per la PlayStation 4 sarà qualcosa di diverso e tenterà di implementare lo stile e i
punti di forza della PsVita, si la console che sta rovinando Sony!
Nello specifico si è parlato di integrare un touchscreen frontale e
forse uno dorsale (come la PsVita appunto), inoltre si è parlato di
un impugnatura in grado di rilevare dati biometrici.
Sulla questione dei touchscreen
purtroppo non c'è da dire molto, stavolta Sony non ha nemmeno
provato a svalutare Nintendo e ha subito preso in prestito l'idea.
Quello che sorprende di più sono i rilevatori biometrici, ovvero dei
sensori sull'impugnatura che dovrebbero essere in grado di rilevare
il calore e il battito cardiaco dell'utente (mi chiedo che
sensibilità debbano avere!), una prospettiva di cui sono entusiasta
ma che allo stesso tempo mi spaventa. Pensiamo ad un fps per esempio,
quanto sarebbe bello se durante il gioco il controller fosse in grado
di rilevare la tensione del giocatore e fosse in grado di influenzare
fattori quali la mira e la visione? Una prospettiva interessante ma
se lo sviluppo delle console continuasse su questo cammino allora le
nostre possibilità di vincere un gioco dipenderanno solamente dal
nostro stato psicofisico (si è così anche adesso ma molto di meno)
per non parlare di tutti i dati sensibili che Sony e poi chissà
Nintendo e Microsoft avranno a disposizione.
"Ti sento un po' teso, vuoi passare alla modalità facile?" |
La community come al solito è divisa,
c'è chi pensa che alla fine non cambierà niente e chi crede
fermamente che sarà la rovina dei videogiochi. Personalmente non
vedo questa prossima generazione come l'anticristo del gaming, è
vero che i giochi stanno diventando sempre più casual e che stanno
uscendo tantissimi titoli di infima qualità. Però è anche vero che
i videogiochi non sono mai stati così popolari come adesso e che
bene o male esistono titoli in grado di soddisfare tutti i tipi di
nicchia. Probabilmente non è abbastanza per accontentare tutti
quelli che credono che il gaming è sedersi davanti alla tv e giocare
con un controller classico ma chissà forse anche loro avranno modo
di ricredersi e apprezzare gli inevitabili cambiamenti.
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