sabato 17 dicembre 2011

Escape Plan: quando il "bianco e nero" torna di moda

Tra tutti i colori che ci sono al mondo, e tra tutti quelli che oramai sono disponibili sugli schermi di ogni casa, il cosiddetto "bianco e nero" non è solito farsi vivo ultimamente. Naturalmente tutti sappiamo che non passano mai di moda nei vestiti, ne tanto meno tra gli appassionati di calcio, ma se invece pensiamo ai videogiochi? Non è all'ordine del giorno ritrovarsi a usare la console o il pc è vedere solo due colori! Abbiamo bei ricordi dei videogames sul Game Boy "Mattone", ma da li in poi, solo un'esplosione cromatica dietro l'altra! Ebbene si, qualcosa sta cambiando (finalmente!).


Il gioco a cui mi riferisco si chiama "Escape Plan", in esclusiva per PSVita, ed uscirà in concomitanza all'uscita della console (il 22 febbraio). Neanche a dirlo, il primo particolare che balza all'occhio è il fatto che sia completamente in bianco e nero: una scelta stilistica che molti videogiocatori hanno apprezzato, data anche la recente esperienza di "Limbo", un sidescroller 2D che oltre ad avere avuto un boom di vendite su Xbox Live Arcade (e poi esser stato commercializzato anche per PS3 e PC), ha ricevuto valutazioni altissime dalle più importanti riviste e dai più seguiti siti di videogames. Sembra infatti che grazie alla minimizzazione del colore, i giochi possano valorizzare tanti altri piccoli aspetti quali i rumori, dettagli facciali, e tanto altro. Ciò che Limbo però si porta dietro dall'esperienza del Black&White, è la sostanziale mancanza di trama e animazioni. Escape Plan sopperisce un minimo a questa pecca, dato che presenta una storia (seppur minimale anche questa) e una serie di animazioni durante il corso del videogioco.

Un immagine di gioco di Limbo
Escape Plan si presenta come un puzzle-platform, nel quale due personaggi (si suppone non-umani), si ritrovano in un labirinto ricco di trappole (mortali è dir poco!) ed enigmi da risolvere. Lil e Laarg (immagino abbiate intuito a cosa facciano riferimento i nomi) sono estramemente fragili, infatti basta inciampare o sbattere contro qualcosa che loro muoiono clamorosamente. Il gameplay è un po' duro da digerire all'inizio, infatti non avrete nessuno che vi spiega come dovete fare per questo e quello, dovrete imparare tutto da soli sperimentando di volta in volta. Questo gioco inoltre riesce ad integrare perfettamente sia il touch screen che il touch-pad posteriore della PSVita, regalandovi un divertente strumento per passare il tempo scervellandosi quel che si deve. Qui potete vedere un trailer.


Di stretta attualità è la crescente potenza degli smartphone: i videogiochi disponibili sia su iOS che su Android (vedi fenomeni come Angry Birds) sono diventati delle vere e proprie minacce per le console, e probabilmente tutto ciò ha spinto le aziende che si occupavano solo di queste, di pensare a videogames che cominciassero ad ispirarsi al "gioco semplice, che intrippa e non esagera", tipica filosofia da "cellulare dipendente". In ogni caso, la Sony propone una bella idea, e direi che per iniziare non è niente male. Forse ci stiamo veramente dirigendo su nuove direzioni, forse tra qualche anno il gioco su console non sarà più lo stesso di sempre... La scelta del bianco e nero è comunque un'idea formidabile, che ci riporta ai tempi degli anni '50 e '60, quando la tv era solo così, e c'erano mostri sacri come Alberto Sordi e Mina, che ci deliziava con capolavori del genere, e il bianco e nero non stonava di certo...

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