I videogiocatori sono persone fortunate: ognuno può scegliere le console che preferisce, i generi che gli stanno più a genio, e persino massimizzare l'utilità dei propri acquisti in base al proprio budget di denaro. E' vero che con l'avanzare del tempo, i videogiochi si fanno sempre più ricchi di contenuti e di grafiche migliori, ma in molti di questi ci sono degli aspetti veramente insopportabili, di cui magari non ci si fa spesso caso perchè molti titoli li condividono, e perciò ci scivolano addosso come se fosse una cosa normale. Proviamo a dare un'occhiata a qualche elemento in particolare!
Protagonista silenzioso
Questa è una scelta stilistica, e molti apprezzano questo fatto. Parliamo di protagonista silenzioso non nel caso in cui l'eroe non sia doppiato, ma proprio quando questo non parla in nessun caso (eccetto qualche verso durante i combattimenti). A molte persone piace questa scelta da parte degli sviluppatori, ad altri meno. Personalmente credo sia necessario osservare caso per caso: per esempio in "Zelda: Ocarina of Time" il fatto che Link non parli è quasi un valore aggiunto, in quanto il videogiocatore si riesce a immergere in modo migliore nella trama; in altri videogiochi invece la mancanza di dialoghi da parte del protagonista è una vera e proprio scocciatura, in quanto spesso il gamer vorrebbe che l'eroe esprimesse le proprie opinioni.
Voto all'insopportabilità: 5 (dipende dai casi!)
Muri invisibili
State comodamente viaggiando con la vostra barca in mare aperto quando ad un tratto... SBAM! Vi schiantate contro un muro invisibile, che non può essere oltrepassato! Naturalmente questo è uno dei tanti esempi che si possono fare, i videogiochi sono pieni di questi blocchi, e spesso sono giustificati dal fatto che il gioco non ha abbastanza memoria per far proseguire le proprie avventure oltre quei confini. Alcuni titoli presentano degli éscamotàge molto validi, come il giro completo del mondo, e fortunatamente molti RPG si stanno attrezzando a riguardo. Ogni tanto però, i videogiocatori rimangono stizziti dal fatto che non si possa oltrepassare un certo limite, e spesso si pensa che forse sarebbe meglio mettere un ostacolo vero e proprio anzichè qualcosa di invisibile!
Voto all'insopportabilità: 6
Pessima Intelligenza Artificiale (I.A.)
Potreste avere tra le mani il videogioco con il migliore gameplay di sempre, con la grafica attualmente più avanzata, con la storia più coinvolgente... ma se siete costretti alla zavorra di NPCs (Personaggi non giocabili) che non capiscono nulla, allora sarete costretti a disturbare i vostri vicini per gli urli che dovrete tirare. L'Intelligenza Artificiale è stata fin da subito un problema gigantesco, soprattutto per quei giochi in cui sono presenti personaggi che ci seguono: si va dal farsi ammazzare nei modi più stupidi al bloccarsi in qualche passaggio e non riuscire ad avanzare per colpa di chi ci segue. Nel video sotto potete vedere l'esempio più eclatante di pessima IA, ovvero il videogioco Daikatana, che probabilmente meriterebbe una tesi di laurea per l'insuccesso che ha avuto!
Voto all'insopportabilità: 7 e mezzo
Boss con HP spropositati
Se c'è un aspetto che crea veramente molta noia nei videogiochi sono i boss che necessitano di tempistiche assurde per essere sconfitti. Non è mai piacevole essere immersi in un videogioco e dover passare buona parte del nostro tempo a combattere con lo stesso mostro, che farà gli stessi attacchi con le solite cadenze, col solito rischio di dover perdere a pochi secondi dalla fine (e dover ricominciare tutto). Spesso sarebbe molto meglio costruire dei boss un po' più difficili da sconfiggere, piuttosto che annoiare il videogiocatore in battaglie estenuanti. Uno degli esempi peggiori è il boss (per fortuna opzionale) Yiazmat in Final Fantasy XII: 50 milioni di punti vita, contando che il danno massimo arrecabile dai personaggi giocabili è pari a 9999, il boss richiede come minimo un'ora per essere sconfitto... Assurdo anche per gli hardcore gamers.
Voto all'insopportabilità: 8
Creato per rubare il tuo tempo |
Tutorial, Tutorial ovunque
Si sa che i giochi sono sempre più complicati, e per questo necessitano di tempo per riuscire a padroneggiare tutte le meccaniche. Non è però molto giusto doversi sorbire continuamente tutorial su tutorial: "qui devi fare così, qui devi fare cosà ecc...". Naturalmente è necessario avere delle indicazioni su come si effettuano alcune mosse e su come poter andar avanti in certi punti, ma il giocatore dovrebbe anche essere spronato a capire certe cose da solo o facendo esperienza. Credo che uno degli aspetti peggiori sia dover leggere le spiegazioni dei minigiochi interni a certi videogame, spesso inutili o molto noiosi, che fanno perdere la pazienza e la voglia. Credo che chiunque abbia giocato a "The Legend of Zelda: Ocarina of Time" abbia voluto, almeno una volta, prendere una carabina e sparare alla fatina Navi, che continuava a ripetere le cose all'infinito!
Voto all'insopportabilità: 8 e mezzo
"Ho capito! Sta zitta!" |
Mancanza di scorciatoie e/o viaggi veloci
Capita ogni tanto che vi siano videogiochi con una dose massiccia di esplorazione in cui non esistono metodi per viaggiare velocemente da un punto all'altro del mondo: c'è da chiedersi quale mente malata abbia voluto farci soffrire così, costretti a passare la maggiorparte del nostro tempo a viaggiare piuttosto che giocare nel vero senso della parola. E' vero che i viaggi fanno parte dell'esplorazione, un aspetto bellissimo di tanti titoli, ma dopo un primo tragitto "a piedi" è giusto che il videogiocatore possa scegliere altri metodi per compiere lo stesso percorso. Anni e anni fa c'erano molti videogiochi in cui non era consentito salvare, e per quelli la mancanza di scorciatoie per arrivare agli ultimi livelli diventava un peso enorme. Per fortuna da qualche anno a questa parte gli sviluppatori hanno capito il problema e di giochi con questo deficit non se ne vedono quasi più!
Voto all'insopportabilità: 9
Vi immaginereste fare le quest in Skyrim senza il viaggio veloce? |
Sfortuna... Maledetti algoritmi!
Ebbene si, a chiudere questa classifica c'è la variabile chiave di ogni videogioco: "Luck", "Fortuna". Quale più, quale meno, ogni titolo a cui avete avuto il piacere di giocare ha inserito nei suoi algoritmi di calcolo il coefficiente relativo alla fortuna. E' una di quelle poche cose su cui i videogiocatori possono fare poco o nulla (c'è sempre qualcuno che trova degli éscamotàge!): prendere o lasciare. Chi mai non ha mai detto qualche parola di troppo dopo estenuanti tentativi di cattura di un Pokémon, quando invece il vostro amico ci è riuscito subito? Ha avuto più fortuna... e chissà come mai l'erba del vicino sembra sempre più verde! La serie di titoli in cui la dose di fortuna è la variabile chiave, è naturalmente Mario Party: potrete essere anche bravi quanto volete nei minigiochi, ma se i dadi continuano a farvi uscire i numeri sbagliati, sarete destinati alla sconfitta eterna!
Voto all'insopportabilità: 10
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