L'anno è il 2007 ed è il futuro,
questa è la premessa di Far Cry 3: Blood Dragon e gia vi chiederete
cosa lo collega al Far Cry 3 che tutti conosciamo. La risposta è
proprio niente! Blood Dragon è un Dlc standalone cioè può anche
essere acquistato da solo senza il gioco originale e racconta una
storia completamente diversa.
Si, dietro c'è un T Rex che spara laser dagli occhi |
Come potete vedere (e il trailer ve lo
può confermare) il gioco punta a uno stile fantascientifico ma
fantascientifico retrò di quelli che capita vedere nei B-movie degli
anni '80 con luci al neon ovunque, colori sgargianti, trame assurde
riempite da un improbabile scenografia. Come se non bastasse la
Ubisoft ha voluto costruire un sito molto particolare per
pubblicizzare il gioco, sembra infatti di essere ritornati agli anni
'90 e ai primi siti fatti con Front Page (sfondi ripetuti, gif
infilate qua e la, titoli e caratteri orrendi ecc). A questo punto ci
si dovrebbe chiedere, ma perché? Uno degli sviluppatori Ubisoft
aveva annunciato tempo fa che aveva in serbo qualcosa di nuovo che
avrebbe potuto stupire il pubblico e forse stava parlando proprio di
Blood Dragon.
Personalmente ho molto apprezzato
questa scelta, come per tanti altri giochi potevano fare un Dlc che
aggiungeva qualche missione e qualche pezzo di storia in più ma
piuttosto han preferito fare qualcosa di completamente diverso. Certo
si vede che è Far Cry 3 basta vedere le immagini per notare
animazioni e meccaniche riciclate, inoltre essendo un Dlc non ci si
può aspettare una grande longevità (Ubisoft però garantisce almeno
8 ore di durata).
L'arco di Far Cry 3, pieno di luci ma pur sempre l'arco di Far Cry 3 |
Per questi motivi a molti non andrà di
pagare 15 euro per una mod fatta molto bene però se vogliamo parlare
esclusivamente di rapporti qualità/prezzo è anche vero che ci sono
Dlc alla metà del prezzo che non offrono neanche un quarto di quello
che offre Blood Dragon. Spesso infatti il Dlc è la valvola di sfogo
per gli sviluppatori che permette loro di rilasciare pian piano
contenuti che non hanno avuto modo di inserire precedentemente. Il
problema di questa filosofia è che il giocatore si ritrova a dover
comprare i Dlc per avere qualcosa che già doveva esserci nel titolo
base. Per non parlare poi di quei Dlc che ti danno un arma o una skin
nuova, qual'è il loro senso? Il 90% delle volte si tratta di cose
completamente inutili mentre il restante 10% si tratta di contenuti
sbilanciati come armi eccessivamente forti, in poche parole trucchi a
pagamento, come se i nuovi giochi non avessero già una difficoltà
media abbastanza bassa. Penso che il vero senso del Dlc sia quello di
aggiungere o proporre qualcosa di nuovo all'esperienza di gioco,
qualcosa di esterno alla storia che ha la sua naturale conclusione
con il gioco base, un po' come i vecchi Expansion Pack che
aggiungevano un sacco di contenuti offrendo allo stesso tempo una nuova storia.
Per una volta sono contento che un
publisher abbia capito cosa vuol dire fare un Dlc e sono anche
contento che non si tratta del solito Fps a tema militare. Già Far
Cry 3 era un gioco più particolare della norma e con una storia
leggermente più complessa del solito, con Blood Dragon si va nella
direzione opposta ovvero una storia stupida ma che tenta volutamente
di catturare una particolare atmosfera. Molti siti che hanno potuto
provare in anteprima il gioco ne sono rimasti piacevolmente stupiti e
alcuni sono arrivati anche a definirlo “quello che doveva essere
Duke Nukem Forever”. Sarà così? Per saperlo purtroppo bisognerà
aspettare fino al primo maggio.
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