domenica 31 luglio 2011

Pokémon: la via del non ritorno

Blu, rosso, verde, giallo, oro, argento, zaffiro, rubino ecc ecc. Quando la Game Freak finirà la tabella cromatica forse finiranno anche le generazioni di Pokémon. A settembre, in Giappone, sarà passato un anno, da noi saranno passati solo sei mesi, dall'uscita degli ultimi due capitoli: Nero e Bianco.



I giochi sono sicuramente innovativi, le modifiche apportate rispetto alle precedenti versioni hanno dell'incredibile: grafica, gameplay, mosse e tanto altro. Tutti elementi per portare longevità a questa serie, soprattutto grazie alle opzioni in Wi-Fi, che veramente allargano il gioco al mondo intero. Naturalmente, è normale, dato che siamo nel 2011 (2010 quando è uscito), che la maggiorparte dei giochi si debba espandere alla rete per mettere in contatto tutti, e confrontarsi con gli altri sembra oramai una necessità per ogni titolo di qualsiasi genere. Prima di acquistare la versione Nera ero eccitato all'idea di avere con me una così ampia gamma di possibilità! Finché... Finché non ho visto. La quinta generazione di Pokémon, in termini di estetica, fa venire il voltastomaco.


Oggetti che prendono vita (gelati, candele, ingranaggi...), brutte copie dei loro antenati, cose senza un'apparente senso logico... Ce n'é di tutti i colori! Mentre muovevo i primi passi nella mia avventura virtuale, la solita attesa per le evoluzioni si trasformava in ribrezzo, quando arrivava il momento: infatti spesso le forme evolute erano più brutte delle precedenti (a differenza delle vecchie generazioni). Insomma, a parte qualche mostricciatolo che si può (al limite) salvare, rimpiango veramente le prime due generazioni, quelle che ci hanno regalato una felice infanzia, senza Wi-Fi e robaccia varia, divertendoci al massimo con il vecchio cavetto per scambiarci i Pokémon tra i nostri amati GameBoy.



Il Pokémon Dream World (piattaforma online per giocare tramite i propri Pokémon), sembra niente in confronto a quando, da piccoli, ci svegliavamo la mattina e immaginavamo di trovarci un Charmender o un Bulbasaur sotto casa, e cominciare il nostro viaggio in giro per il mondo. Le lotte online sono il regno degli amanti dei trucchi e dei giocatori cronici (quelli che allenano i propri Pokémon 12 ore al giorno), e non hanno niente a che fare con gli incontri tra Charizard e Gengar, o Typhlosion e Feraligatr. I continui remake delle vecchie versioni testimoniano ciò che ho spiegato. Ma i vecchi tempi sono passati, oramai, non c'é più tempo per tornare indietro.

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