Negli ultimi anni è stato un proliferare di Nintendo DS e PSP; ultimamente ci troviamo a dover effettuare l'ardua scelta se comprare una Nintendo 3DS o una PS Vita... Insomma, Sony e Nintendo sono ormai padrone del mercato delle consoles portatili da tantissimi anni. Ma se pensate che la prima console portatile l'abbia inventata la Nintendo... vi sbagliate di grosso! Non è stato nemmeno merito dell'Atari, che a cavallo tra gli anni '70 e '80 si può dire che avesse il monopolio del mercato videoludico. Dobbiamo risalire fino al 1979 per scoprire la prima console portatile: Microvision.
La società a cui dobbiamo questa invenzione è la Milton Bradley: se pensate di non conoscerla, probabilmente vi sbagliate! Ricordate il marchio MB sul 90% dei giocattoli degli anni '90? Era proprio il marchio della Milton Bradley (a loro dobbiamo dei Must come Twister, ForzaQuattro e tanti altri). Ciò che distingueva questo prodotto da quei giochi elettronici monouso (dove spesso non si capiva nemmeno cosa bisognasse fare da quanto erano indecenti!) era la possibilità di avere delle cartucce intercambiabili: questa caratteristica rese Microvision a tutti gli effetti la prima console portatile nella storia videoludica.
Se pensate che la console sia esattamente come la vedete dalle immagini siete in errore. La console è solo la parte nera, infatti tutta la parte grigia è la cartuccia del videogioco! Ora ci può apparire veramente strano, ma per la fine degli anni '70 questa era un'innovazione dalla portata macroscopica e, come tutti i prodotti first mover (pionieristici) aveva i suoi difetti. Vediamo meglio le caratteristiche generali: lo schermo aveva una risoluzione 16x16 (minuscolo!), e reggeva un sistema a 4 bit (8 bit nella seconda versione); la CPU era diversa per ogni videogioco e anche i tasti, perchè le cartucce appoggiavano su un pad a 12 bottoni (che venivano utilizzati diversamente in base ad ogni gioco). Seppur non fosse proprio maneggevole come i prodotti a cui siamo abituati oggi, per l'epoca era considerata una console "molto" portatile, e questo portò Microvision ad avere un clamoroso successo: nel primo anno di rilascio, la società incassò ben 8 milioni di dollari dalle vendite.
Seppur la scatola della console dicesse "vasta scelta di cartucce", vennero rilasciati solamente 12 videogiochi, tra cui i più famosi: Block Buster (venduto solitamente assieme a Microvision), Pinball, Star Trek Phaser Strike e Connect Four. La mancanza di titoli fu uno dei motivi per cui, in poco tempo, i videogiocatori cominciarono a perdere interesse, tanto che la produzione cessò nel 1981 (soli 2 anni dopo il primo rilascio). La domanda che sorge spontanea è? Perchè non se ne sente parlare quasi mai, dato che è stata la prima console portatile? Il motivo è semplice: ne sono rimasti pochissimi esemplari ancora funzionanti. Il problema peggiore fu quello dello schermo: i cristalli liquidi utilizzati, dopo poco tempo, si oscuravano per il resto della loro vita, rendendo la console inutilizzabile. Per questi motivi, Microvision è ora nei pensieri di ogni collezionista con la C maiuscola, che vanno alla ricerca dei pochi esemplari ancora in funzione. (Se volete osservare come effettivamente funziona, eccovi un video!)
Microvision è un pezzo di storia, forse non ricordata come dovrebbe: è grazie a MB e all'ingegnere Jay Smith che dobbiamo l'invenzione delle cartucce intercambiabili... Se ora avete vicino una Nintendo 3DS o una PS Vita, tenete a mente che non le potreste avere, se non fosse esistita Microvision!
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