mercoledì 11 settembre 2013

Octodad: Nessuno sospetta qualcosa

Ormai non bisogna più stupirsi dell'ennesimo gioco indie che diventa la hit del momento in pochissimo tempo. Apprezziamo tutti il divertimento che titoli come Braid, Super Meat Boy o Fez sono in grado di offrirci tuttavia fare gli sviluppatori indipendenti e raggiungere il successo non è così facile come sembra. Lo ripetono quasi tutti e gli sviluppatori di Octodad lo sanno bene ma prima di parlarne facciamo un passo indietro. Cos'è Octodad? Si tratta di un gioco che parla della difficoltà di fare il padre soprattutto quando in realtà si è una piovra sotto copertura. Si la premessa è assurda e il gioco non è da meno.


Il gameplay di Octodad è molto semplice: bisognerà muovere il genitore piovra nel mondo di gioco e fargli fare delle semplici azioni come spegnere una sveglia o lavare i piatti. Il problema è che il protagonista essendo una piovra non si muove come un essere umano e per spostare i tentacoli bisognerà usare mouse e tastiera. I movimenti risulteranno a dir poco disastrosi e si finirà col ribaltare e rompere gli oggetti, questo alla lunga potrebbe rivelare ai familiari della piovra la sua vera identità attraverso un indicatore di sospetto. Infatti pur essendo chiaramente non umano, nessuno sospetta qualcosa. Solo l'antagonista del gioco, lo chef del ristorante Fujimoto, è consapevole della vera identità del protagonista e farà di tutto nel corso della storia per rendergli la vita difficile e trasformarlo in un sushi. Il gioco essenzialmente è tutto qui, un physics game abbastanza corto e diciamolo con una grafica un po' amatoriale e una storia tutto sommato divertente. Di fatto però Octodad è il primo progetto di un gruppo di studenti usciti dall'università che lo hanno realizzato durante il loro tempo libero e lo hanno reso disponibile gratuitamente (il link per chi lo volesse scaricare).



Attualmente il gruppo sta sviluppando il seguito ovvero Octodad 2: Dadliest Catch che verrà rilasciato su Steam e sullo store della Ps4 (ricordate l'apertura ai titoli indie di cui si era tanto parlato alla prima presentazione e al tizio di Braid sul palco che sembrava dire “che vi piaccia o meno ora sviluppo solo su Ps4”?). Il progetto è stato finanziato, come al solito si potrebbe ormai aggiungere, tramite Kickstarter. Questa potrebbe sembrare l'ennesima ascesa degli sviluppatori indie a cui siamo stati abituati dopo aver visto Indie Game: The Movie (e se non l'avete visto guardatelo!) ma non è proprio così. Il primo Octodad è stato rilasciato nel 2010 e dopo tre anni la fama del gioco è ancora abbastanza bassa. Nel loro interessante blog gli sviluppatori parlano oltre al gioco in sviluppo dei problemi e delle strategie intraprese nel corso degli anni per la loro azienda, credo siano dei dati molto interessanti e che svelano diverse cose riguardo all'industria. In uno dei loro post ad esempio mettono a confronto le tecniche di marketing utilizzate per pubblicizzare il gioco (agenzie di pubblicità, video su youtube, forum, festival, kickstarter ecc.) e sorprendentemente pare che per loro la cosa che ha funzionato di più sono stati i Let's Play. Esatto la gente che fa video di loro stessi mentre giocano e tra le celebrità del web che hanno provato Octodad c'è anche Pewdiepie (diventato recentemente il primo canale su youtube per numero di iscritti).


Grazie alla crescita di popolarità ora anche la “critica ufficiale” si sta interessando di Octodad e il suo sequel. Molti lo definiscono geniale nonché una possibile critica alla società moderna (il continuo senso di colpa dovuto dallo sbagliare le cose e il bisogno di mantenere una facciata accettabile da tutti), si forse è eccessivo e forse nemmeno gli sviluppatori hanno pensato a tanto. Personalmente l'ho trovato semplicemente divertente come concept, un assurdità che mi piacerebbe molto vedere sviluppata in una serie animata stile Spongebob, detto questo vi lascio con la sigla ufficiale del secondo gioco che è da due giorni che mi ronza in testa!


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