martedì 18 febbraio 2014

Bravely Default: il ritorno della vecchia Square

Negli ultimi anni abbiamo quasi sempre sentito parlare male di Square Enix, a causa soprattutto di quel Final Fantasy XIII (e seguiti) che, a detta dei fans, avrebbe definitivamente rovinato la saga. Nonostante la SE abbia deciso di investire in altri generi videoludici, cercando di risollevare FF con il quindicesimo capitolo, possiamo affermare che la "vecchia Square" esiste ancora, e Bravely Default ne è la prova.


Questo titolo, elogiato dalla critica e dai gamers, risponde pienamente a ciò che molti cercavano da tempo: un rpg a turni modernizzato, semplicemente attuando pochi accorgimenti. La capacità degli sviluppatori (sottolineiamo che il gioco è stato sviluppato da Silicon Studio assieme a SE, ma la grande software house dopo questo risultato dovrebbe pensare di lanciarsi in delle collaborazioni esclusive con questa azienda indipendente) di rendere un genere considerato "superato" al passo coi tempi è da applausi. Bastano poche righe per spiegare come ci siano riusciti.


Quell'alone di pesantezza che si respirava negli rpg a turni era legato ad alcuni aspetti cruciali: combattimenti lenti, dungeon che richiedevano viaggi continui alla città più vicina per non rischiare la perdita dei dati e l'acquisto di equipaggiamento nuovo che spesso necessitava di ingenti somme di denaro virtuale. Bravely Default si presenta con: possibilità di accelerare le scene di combattimento; utilizzo del comando Brave che permette di spendere 4 turni a personaggio utile a chiudere in meno di 30 secondi gli incontri casuali; utilizzo di chains per aumentare esperienza , punti classe e soldi all'aumentare dei nemici sconfitti. Mettiamoci pure che gli equipaggiamenti non costano molto e le classi da utilizzare per i personaggi non hanno il classico vincolo dell'utilizzo esclusivo di alcune abilità.


Questi elementi hanno tutti un secondo fine: concentrare il giocatore sulla parte prettamente tattica. Il comando Brave, come già detto, fa usare più turni in una volta; il comando Default è l'esatto contrario, ossia fa guadagnare un turno da spendere più avanti. Troppo facile? No, perchè anche i nemici possono usare questi comandi: durante i combattimenti quindi si deve pensare a come spendere i turni per non farsi mettere in scacco dagli avversari. Come anticipato, le classi (rappresentati da diversi vestiti) permettono comunque al giocatore di scegliere abilità di altre classi: significa poter sfruttare le caratteristiche di una combinando abilità di altre. Vi potrete trovare un cavaliere forte fisicamente che può usare la magia bianca o cose di questo genere: con più di 20 classi immaginate quante combinazioni potete creare.


Una grafica quasi da PlayStation 1 non mina assolutamente la qualità del titolo. Seppur la trama non sia così eccellente da meritare un premio oscar, la caratterizzazione dei personaggi compensa ogni cosa (forse è ciò che è mancato veramente a FF XIII). Un'altra caratteristica di Bravely Default sono gli scenari, un'opera d'arte vera e propria (curati da 5pb). Unica nota stonata? Il Bravely Second: si può fermare il tempo anche durante i combattimenti spendendo dei punti che si guadagnano con 8 ore in sleep mode della 3DS oppure acquistandoli con soldi reali. In ogni caso è un optional utile solo alle persone che fanno fatica a giocare, gli altri gamers possono tranquillamente infischiarsene. In conclusione: ami gli rpg a turni? Bravely Default è un acquisto obbligato!

1 commento:

  1. Bravely Default asfalta alla grande qualsiasi Final Fantasy uscito dopo il X! E ti dico, la caratterizzazione dei personaggi è l'ultimo dei difetti di quell'aborto del XIII!

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