giovedì 26 aprile 2012

La complessità del male: 5 esempi di cattivi videoludici

Quando pensiamo a una storia il primo personaggio che ci viene in mente è il protagonista o meglio l’eroe che supera ogni ostacolo nonostante le difficoltà. Eppure perché una storia funzioni c’è sempre bisogno di un buon antagonista, un nemico, un cattivo.

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Costruire un buon cattivo significa costruire una buona storia, su questo sono d’accordo molti critici ed è un discorso valido in molti campi come cinema, fumetti, libri e appunto videogiochi. Per costruire un buon cattivo e necessario specificare cosa spinge il personaggio ad essere così malvagio e perché le sue visioni sono diametralmente opposte a quelle del protagonista. In questa rubrica guarderemo brevemente 5 tipi di antagonisti che mi è capitato di incontrare nei videogiochi e ne analizzeremo le motivazioni. Iniziamo!

L’idealista

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Una caratteristica comunemente associata alla malvagità è l’egoismo, questo è vero solo in parte per l’idealista. L’idealista è infatti quel cattivo che crede di poter rendere il mondo migliore per tutti attraverso le sue idee ed è disposto a tutto pur di realizzarlo. Le ragioni di questo fanatismo possono essere le più disparate ed è in base a quanto sono solide e credibili che si crea un ottimo personaggio. A contrario di molti altri tipi di nemico non sempre l’idealista cerca il confronto con il protagonista, anzi a volte sarà possibile collaborare con lui (se poi le idee del protagonista sono solo leggermente diverse esso diventa un antieroe, vedi sotto) o ignorarlo del tutto finché la trama non rende necessario lo scontro.

Come pensa: Un personaggio del genere a parte rarissimi casi è quasi sempre un narcisista e crede di essere il migliore o comunque la persona più adatta nel decidere il futuro di tutti gli altri. Questa arroganza di fondo è quasi sempre il motivo che rende la sua idea, magari anche buona all’inizio, un immagine distorta di quello che sarebbe dovuta essere.

“Ogni uomo può scegliere. Io scelgo l'impossibile. Ho costruito una città in cui un artista non debba temere la censura; dove il grande non venga confinato dal piccolo; dove lo scienziato non sia limitato da ridicoli moralismi. Scelgo di costruire Rapture. Ma la mia città, è stata tradita dai deboli. Perciò ti chiedo, amico, se fosse in gioco la tua vita, uccideresti degli innocenti? Sacrificheresti la tua umanità? Noi tutti facciamo delle scelte, ma in fondo sono le nostre scelte a fare noi” – Andrew Ryan in Bioshock

“Dovrei regolare gli affari umani, proprio perché mi manca ogni ambizione, mentre gli esseri umani sono in preda ad essa. La loro storia è un susseguirsi di liti stupide ognuna delle quali li ha avvicinati alla distruzione totale.” Helios in Deus Ex

L’antieroe
 
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Chi per una volta non ha mai tifato per un cattivo? Magari potreste aver pensato “questo tipo ha molto più stile dell'eroe e le sue idee non sono del tutto sbagliate” oppure “posso capire perché la pensa così dopotutto non siamo tutti dei paladini della giustizia come il protagonista” ecco, quasi sicuramente vi siete imbattuti nell’antieroe. Spesso questo personaggio rappresenta il male minore ed è quello che pur rifiutando i metodi del protagonista segue comunque un cammino non necessariamente sbagliato. Normalmente lo si può incontrare come uno dei primi boss di gioco e in seguito alla scoperta di una minaccia maggiore potrebbe decidere di unire le forze con il protagonista per poi ricredersi e diventare uno dei buoni oppure separarsi e andare per la sua strada (almeno fino al prossimo sequel o spin off!).

Come pensa: “Colui che lotta contro i mostri deve fare attenzione a non diventare lui stesso un mostro. E se tu riguarderai a lungo in un abisso, anche l'abisso vorrà guardare dentro di te” questa frase di Nietzsche esprime al meglio lo spirito dell’antieroe, esso infatti rischia sempre di cadere vittima dei propri demoni personali spesso dovuti a fatti accaduti in passato e per questo viene sempre rappresentato come un personaggio problematico e per certi versi più fragile emotivamente. Queste caratteristiche rendono l’antieroe più “umano” e quindi più popolare verso i giocatori che possono più facilmente immedesimarsi in esso.

“Il cuore dici? Tutti sentimentalismi inutili. Non è così che si proteggono le persone!” Riku in Kingdom Hearts

“Traditore, in verità, fui io ad essere tradito. Eppure mi danno la caccia. Eppure mi odiano. Ora i miei occhi ciechi vedono ciò che gli altri non vedono” Illidan Stormrage in Warcraft III The Frozen Throne

Il cattivo naturale

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A volte essere cattivi non è una scelta ma piuttosto un requisito per sopravvivere quindi non si può dire che esiste una vera e propria causa per questo tipo di nemico piuttosto rientra nella sua natura comportarsi così semplicemente perché è stato creato, programmato o evocato solo per infliggere morte e distruzione. L’esempio classico di questo tipo è l’orda di zombie che capita spesso di affrontare nei survival horror, infatti solo in rari casi gli zombie hanno un libero arbitrio mentre la maggior parte uccide per un semplice istinto naturale. Usare questo tipo di nemico richiede una buona abilità da parte dello scrittore della storia, perché se è vero che ci si può inventare in modo molto semplice qualunque personaggio con questa caratteristica (basti pensare a demoni malvagi, robot programmati per uccidere, alieni ostili ecc.) è anche vero che necessitano di molta caratterizzazione per evitare di sembrare dei cattivi senza senso (vedi ultimo esempio).

Come pensa: Molti nemici di questo tipo non pensano, semplicemente eseguono degli ordini che derivano o da un creatore o da un istinto primordiale. Quelli che pensano invece potrebbero essere delle creature combattute che odiano la propria natura ma che per sopravvivere sono costretti a seguirla oppure delle creature contente di essere così e che difendono con piacere la propria esistenza causando sofferenza anche dove non c’era bisogno.

“Il Dahaka è il guardiano del corso tempo, tu dovevi morire, quindi ti troverà e si assicurerà che il tuo destino si compia.” Intro Prince of Persia Spirito Guerriero

“Se non li riscriviamo dovremo distruggerli. Non esitare ora, loro stermineranno la tua specie solo perché i loro dei glielo chiedono. Non puoi negoziare con loro perché non conoscono pietà, rimorso o paura” Legion su geth eretici in Mass Effect 2

Il caotico

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Cosa c’è peggio di un nemico che non puoi prevedere, di un nemico che rappresenta il caos? Difficile rispondere e anche difficile classificare questo tipo di cattivo. I caotici apparentemente non hanno nessuna motivazione particolare e tendono a cambiare spesso il proprio comportamento passando da momenti in cui sono totalmente innocui a momenti di inaspettata ferocia. A questi personaggi spesso viene attribuita un qualche tipo di insanità mentale questo perché è l’unica spiegazione possibile ai loro comportamenti distruttivi e senza senso.  Questo tipo di nemico apparentemente “vuoto” è in realtà un ottimo specchio per l’eroe che relazionandosi con il caotico permette di capire quanto è “giusta” la sua causa.

Come pensa: il pensiero del caotico è sempre in continuo movimento e non si focalizza su nulla in particolare. Spesso prende in prestito i modi di fare di altri cattivi ma non li usa per molto perché non sono in grado di rappresentarlo, in verità niente è in grado di farlo perché dietro a quel nome e a quella faccia c’è solo la voglia di causare il caos più assoluto e per noi “normali” amanti dell’ordine è sicuramente la cosa più terribile.

“Non sono matto, sono solo diversamente sano!” Joker in Batman Arkham Asylum

“Odio l’indecisione! Oppure no, beh in ogni caso deciditi altrimenti farò un cappello con la tua pelle!” Sheogorath in The elder scrolls IV: Oblivion

Il senza senso
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I cattivi esaminati finora hanno tutti un motivo o almeno una scusa per essere così, ma ahimè ci sono cattivi che non hanno proprio senso. Questi cattivi possono venire fuori per due ragioni: o il gioco è talmente fondato sul gameplay che la trama serve solo da scusa o gli scrittori non hanno avuto voglia di espandere la trama e quando hanno dovuto farlo hanno tirato fuori spiegazioni sensate quanto un brano di musica dubstep. Spesso questo cattivo è talmente stereotipato da perdere ogni significato che aveva in partenza, un esempio sono i nazisti che in ogni gioco di guerra vengono riciclati come carne da macello e che inevitabilmente ritornano ogni volta che bisogna inventarsi un cattivo es: gioco ambientato nel futuro? mettiamoci degli ex nazisti ibernati e facciamoli uccidere al giocatore. Gioco con temi fantasy? mettiamoci dei vampiri nazisti , dopotutto a Hitler piaceva l’occulto ecc. Da notare che la scelta di questo tipo di personaggio può essere fatta anche solo per parodia ma sono pochi quelli che riescono ad essere genuinamente divertenti con questo cattivo.

Come pensa: questo cattivo ha pensieri terribilmente monodimensionali, roba del tipo “devo conquistare il mondo perché devo conquistare il mondo” oppure ancora peggio hanno un piano talmente intricato e complicato che anche tralasciando le evidenti falle logiche non ha senso. Questi personaggi a meno che siano talmente assurdi da risultare simpatici son quelli che rimangono meno nel cuore dei giocatori questo perché non hanno nessuna caratteristica con il quale possono identificarsi .

“Non puoi comprendere i nostri motivi!” Razziatori in Mass Effect 3 (i motivi in questione sono i seguenti: uccidere le creature viventi in modo che non creino macchine che distruggano le creature viventi)

“Gemme Stella? Sembrano proprio degli ottimi oggetti per conquistare il mondo! Le voglio!” Bowser in Paper Mario e il portale millenario

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