Negli anni '90 la maggior parte dei videogiocatori e i potenziali nuovi consumatori avevano una fissa: acquistare una console per divertirsi con la mascotte della stessa. A quei tempi le aziende facevano vere e proprie guerre di marketing per far prevalere il proprio simbolo sui concorrenti. Col tempo però anche le software house sviluppavano saghe con proprie mascotte, e più volte ci si è trovati a criticare la scelta per cui si dovesse migrare su più piattaforme invece che una sola. Questo mese propongo una brevissima lista di alcune mascotte videoludiche, in cui vedremo quali sono riuscite a sopravvivere e quali invece sono andati incontro ad altri destini (i voti che darò saranno quindi alla gestione complessiva che hanno avuto questi marchi durante gli anni).
Mario (Nintendo)
Da quando ha fatto la sua comparsa nel gioco "Donkey Kong" del 1981, Mario si è messo ben comodo in Nintendo e non l'ha più lasciata. Diventato l'icona dei videogiochi negli anni '80, è tuttora nel cuore degli appassionati e dei più piccoli, grazie al suo creatore Miyamoto, che nel corso degli anni ha saputo reinventarlo mantenendo sempre i tratti distinguibili che l'hanno reso una leggenda.
Voto: 10
Master Chief (Microsoft)
Con gli sparatutto che inondano il mercato videoludico non si può non citare Halo e il suo protagonista Master Chief. Complice forse il fatto che Xbox 360 non abbia molte esclusive, Halo è uno dei motivi per cui molti videogiocatori hanno scelto Microsoft invece che Sony per la loro console casalinga. Sebbene in tanti critichino il fatto che sia un personaggio poco caratterizzato, la stragrande maggioranza dei videogiocatori vede questo aspetto come un punto di forza, in quanto si riescono ad immergere meglio nel suo ruolo.
Voto: 8
Nathan Drake (PS3)
Il protagonista della serie "Uncharted" è considerato la vera e propria mascotte di PS3. Anche se la console Sony ha sicuramente una libreria di esclusive notevole, Uncharted ha avuto un ruolo fondamentale nelle vendite natalizie dell'anno 2007 di PS3: i successivi capitoli hanno rafforzato la saga rendendola un vero e proprio must. Nathan Drake è visto da molti come un personaggio veramente credibile e realistico, in quanto gli sviluppatori non hanno voluto sovraccaricarlo ne di doti fisiche ne umoristiche: sicuramente una scelta apprezzata da tutti.
Voto: 8
Chocobo (Square Enix)
La lunghissima saga di Final Fantasy non ha mai avuto una mascotte protagonista (in quanto i titoli sono tra loro tutti scollegati), ma se notate bene, i Chocobo ci sono sempre! Introdotti nel lontano 1988 (in FF II), hanno sempre preso parte ai successivi videogiochi della saga: l'aspetto non è stato sempre identico, ma i tratti da gallina dorata gigante rimangono sempre!
Voto: 7
Sonic the Hedgehog (SEGA)
Passiamo ora alle note dolenti di questa classifica. Partiamo da Sonic, il riccio blu su cui SEGA ha letteralmente investito di tutto e di più per renderlo la risposta commerciale, a livello di mascotte, a Mario della Nintendo. SEGA vendeva le sue console soprattutto grazie ai titoli di Sonic, che hanno contribuito a fare la storia dei videogiochi negli anni '90. Purtroppo c'è stato un momento che ha fatto terminare l'idillio: la dismissione del SEGA Dreamcast ha costretto l'azienda giapponese a "svendere" Sonic a chiunque. Oltre che ad essere diventato una "mascotte multipiattaforma", molti degli ultimi titoli che l'hanno visto protagonista non sono di certo dei capolavori.
Voto: 4
Mega Man (Capcom)
L'immagine dice tutto: Mega Man in 8-bit è un'icona degli anni '80 che sicuramente chiunque conosce. Il successo arrivato col primo titolo su NES fu tale da spingere Capcom a... sviluppare altri 5 titoli Mega Man su questa console. Indipendentemente dal fatto che i primi siano una pietra miliare della storia videoludica, forse questa fretta di monetizzare ha inciso sulla qualità degli ultimi titoli su NES. Questo fu in parte la causa che portò Mega Man alla "rovina": i titoli col tempo hanno cominciato a perdere molto appeal, tanto da far dichiarare da molti siti e giornali che Mega Man sia uno dei marchi peggio gestiti nella storia dei videogiochi.
Voto: 3
Crash Bandicoot (Sony Computer Entertainment)
Nato come mascotte di PlayStation negli anni '90, ha condiviso insieme a Spyro una buon contributo alle vendite della console negli anni '90. In soli 5 anni (dal '96 al 2000) uscirono 5 titoli di Crash uno più valido dell'altro: il gameplay veniva costantemente migliorato ed era considerato innovativo nonchè adatto a tutte le età e colpiva a pieno la domanda dei videogiocatori di quel periodo. Purtroppo il nuovo millennio ha portato Crash ad una brutta fine: vari passaggi del marchio hanno portato la vecchia mascotte Sony all'autodistruzione. Sebbene qualche titolo abbia ricevuto anche recensioni mediamente positive, Crash ha continuamente visto scendere il suo charme che lo aveva contraddistinto negli anni '90.
Voto: 3
Banjo-Kazooie (Rare)
La Rare ci ha regalato tanti capolavori in passato, tra cui c'era Banjo-Kazooie, uno dei titoli più famosi per Nintendo 64. Banjo e Kazooie erano diventati delle vere e proprie mascotte per Rare, tanto da rilasciare il secondo titolo della saga due anni dopo (e uno spin-off per GBA). Banjo e Kazooie sono rimasti nei cuori di tantissimi appassionati, che hanno invano sperato in un terzo capitolo degno di nota: nel 2008 venne rilasciato per Xbox 360 "Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts", in cui i due protagonisti (di molto invecchiati) si mettono alla prova con la costruzione di autoveicoli. Anche se il gioco non è brutto in sè, i fans più accaniti della serie hanno preso malissimo questa scelta, in quanto è sembrato che si sia volutamente commercializzato un titolo che avrebbe venduto in ogni caso grazie all'ampia fanbase. Il rispetto per i fans, in questo caso, è stato veramente minimo.
Voto: 2
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