mercoledì 17 luglio 2013

Le console flop dimenticate

Di console che hanno fallito sul mercato ce ne sono state a valanga, tra le quali anche qualcuna che è diventata particolarmente famosa e che viene ricordata con nostalgia da molti gamers. Chissà perchè altri dispositivi vengono letteralmente dimenticati e vengono menzionati solo di tanto in tanto. Oggi proviamo a elencare alcune di queste console che non hanno avuto molto successo ma che, a differenza di Dreamcast e Virtual Boy vari, sono state "perdute" nel tempo.

apple bandai pippin white console

Apple Bandai Pippin
Sebbene Apple negli ultimi anni abbia dato l'avvio a nuovi settori nel mercato dell'elettronica e si goda un sempre più crescente apprezzamento da parte dei consumatori, negli anni '90 cercò di entrare nel settore videoludico con un esito disastroso. A coloro che dicono (e ce ne sono tanti) che se Apple creasse ora una console "sbaraglierebbe la concorrenza" forse dovrebbero informarsi sull'Apple Bandai Pippin. La console, sviluppata da Apple e prodotta da Bandai, fu rilasciata nel '96 e si proponeva come un ibrido tra un computer e un apparecchio per videogiochi: in un mercato dominato in quel momento da Sony, Nintendo e Sega, fu un azzardo completo. Pippin era un derivato di un Mac e in quanto a potenza lasciava molto a desiderare; inoltre ci furono seri problemi di commercializzazione, marketing e produzione (costo e prezzo erano elevatissimi rispetto alle altre console).Forse Pippin rimane una delle pagini più tristi della storia di Apple: l'azienda di Cupertino cerca di fare finta che tutto ciò non sia mai accaduto, ma i fans di Microsoft non perdono mai occasione per ricordarlo ai rivali.
Grado di dimenticanza: basso

PSP go

PSP Go
Molti di voi mi riterranno un pazzo per aver inserito la PSP Go in questa rubrica, ma vi spiegherò qual è il motivo di questa decisione. Seppure in tanti la conoscano, ci sono tantissime persone che non l'hanno mai sentita nemmeno nominare e anche molti videogiocatori assidui si sono "persi" questa evoluzione della classica PSP. PSP Go è una versione rivisitata della PSP, uscita nel 2009, che è stata un clamoroso fallimento commerciale più che altro per due motivi: un prezzo esorbitante (all'uscita costava 50 dollari in meno di una PS3!) e il fatto che non leggesse gli UMD, ossia i dischetti della PSP. I titoli si potevano solo scaricare tramite internet, e non tutti i titoli UMD venivano rilasciati anche in formato digitale (come per esempio Kingdom Hearts Birth by Sleep), scatenando le ire dei possessori di questa console. Gira voce che con una modifica del software si possa accedere a quasi tutti i titoli PSP, e che la PSP Go in questo modo diventi un'affare dato che i giochi vengono scaricati illegalmente e vadano leggermente più veloci rispetto alla normale PSP: diciamo però che le software house non saranno state sicuramente contente!
Grado di dimenticanza: medio

Gizmondo console
Gizmondo
La Tiger Telematics è una compagnia che è rimasta conosciuta per il fallimento della console portatile Gizmondo. Rilasciata nel 2005, Gizmondo si voleva porre come diretta concorrente di PSP e Nintendo DS: Tiger Telematics investì ingenti somme in faraoniche campagne pubblicitarie, e persino i più famosi esperti del mondo videoludico affermavano che la console sarebbe stata un successo, soprattutto per aspetti innovativi come una fotocamera, funzioni di SMS e MMS e persino il GPS. La cosa interessante da ricordare è che Gizmondo fu rilasciata in due versioni: una che non prevedeva pubblicità (con un prezzo più alto) e una con pubblicità (che venivano scaricate tramite il GPS, ad un prezzo molto più basso): successe però che il flop della console portò a non attivare mai il servizio pubblicitario, quindi chi acquistò Gizmondo al minor prezzo fece "un affare". Gizmondo ha venduto meno di 25000 unità in tutto il mondo, ed è stata dichiarata come la "worst selling handheld console ever", ossia la console portatile meno comprata di sempre.
Grado di dimenticanza: medio



R-Zone
Il motivo per cui il nome "Tiger" coi videogiochi non vada molto d'accordo potrebbe essere oggetto di studio. Vi ricordate di Tiger Electronics? Forse se ripensate a quegli obrobriosi Game&Watch di scarsissima qualità che invadevano i negozi di giocattoli negli anni '90, allora potrebbe essere che vi sia tornato in mente qualcosa. Quelli erano i classichi giochini che i genitori compravano ai figli giusto per accontentarli, ma che dopo mezza giornata finivano nel cassonetto perchè erano letteralmente ingiocabili: sullo schermo comparivano e scomparivano oggetti e personaggi a caso e, anche giocando per ore ed ore, non si riusciva mai a capire a cosa servissero i tasti. Tiger decise di fare un ulteriore passo: creare una console con cartucce intercambiabili, che facesse da concorrente a Nintendo VirtualBoy, col nome R-Zone. La console, considerata portatile, era composta da un controller e da un headset: quest'ultimo era in grado di proiettare un immagine riflessa (di colore rosso) su un vetrino posizionato davanti a un occhio del giocatore. L'idea può sembrare carina, ma svariati aspetti la resero un clamoroso insuccesso: i titoli erano della stessa qualità dei Game&Watch Tiger e il fatto che si dovesse guardare solo da una parte c'era il rischio di danni alla vista...
Grado di dimenticanza: alto

Vectrex with overlays

Vectrex
Arriviamo all'ultimo gradino della lista parlando di una console chiamata Vectrex, rilasciata nel 1982. Come potete vedere dalla foto sopra, il Vectrex includeva direttamente un monitor (console e schermo erano insieme) che utilizzava una tecnologia vettoriale monocromatica: ogni cartuccia veniva accompagnata da un overlays di acetato trasparente (dei fogli da applicare davanti al monitor) che facevano ottenere l'illusione della grafica vettoriale a colori. La produzione di questo gioiellino dell'elettronica (in quel periodo era un prodotto abbastanza innovativo) venne cessata dopo soli 2 anni per vendite irrisorie. Nonostante il flop degli anni '80, il Vectrex è un must per ogni retrogamer con la R maiuscola. E' sicuramente un peccato che non si senta parlare molto spesso di questa console, di cui bisogna ricordare che fu la prima ad introdurre una periferica che permetteva la visione in 3D: chapeau!
Grado di dimenticanza: alto

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