Gaming in oriente: 5 giochi giapponesi davvero strani

Potrebbe essere solo uno stereotipo o un semplice shock culturale ma per noi occidentali è ormai noto che dal Giappone viene un sacco di “roba strana”, roba come mostri giganti che distruggono città, show televisivi al limite del surreale, ragazze disegnate violate da tentacoli alieni e omoni palestrati maestri di un arte marziale in grado di farti esplodere dopo averti toccato.
Tutta questa eccentricità tocca inevitabilmente anche i videogiochi di cui i giapponesi sono grandi esportatori anche se sfortunatamente (o fortunatamente, decidete voi) molti videogames non vengono tradotti proprio perché troppo diversi dai gusti europei o americani. Noi di GamingMole  abbiamo quindi deciso di proporvi 5 giochi nipponici dai contenuti a dir poco stravaganti che vi faranno dire più di una volta “ma che cosa sto guardando?” o “oddio cos'è questa roba?” sperando nel frattempo di strapparvi un sorriso non necessariamente dovuto all'abisso di follia nel quale rischierete di cadere. Pronti? Iniziamo!

"Digimon World Re: Digitize", qual gradito ritorno

L'eterna rivalità con i Pokèmon non li ha mai aiutati, ma senza dubbio i Digimon sono parte integrante dell'infanzia o pre-adolescenza dei ragazzi nati a cavallo tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90. In tanti ricordano, quasi con tenerezza, come i genitori ogni tanto li lasciassero a casa da scuola per vedere le puntate dell'anime, oppure registrarle per poi rivederle puntualmente dopo l'ora di pranzo. Il proseguimento non certo brillantissimo della serie televisiva non ha facilitato il consolidamento di un numero consistente di fan, troppo legati alle prime due serie. Per ritornare un po' alle origini, per fortuna Namco Bandai ha pensato a qualcosa che farà sicuramente piacere a tutti: un reboot del primo videogioco "Digimon World" per PSP, in uscita in giappone nel 2012 dal nome "Digimon World Re: Digitize".

"Ni No Kuni: Wrath of the White Witch", quando il genio dell'animazione si sposta sul videogame

A volte capita di assistere a delle "joint ventures", o collaborazioni, o addirittura a fusioni vere e proprie, in moltissimi settori, di cui le più discusse sono spesso riguardo al cinema, all'informatica e più in generale alla tecnologia. Per quanto riguarda i videogiochi, gli esempi sarebbero fin troppi, con risultati più e meno buoni, ma che in ogni caso lasciano sempre un segno distintivo nel panorama videoludico. Ciò che ha catturato la mia curiosità è un videogame che giungerà in Europa nel vicino Marzo 2012 in esclusiva per PlayStation3: il gioco si chiama "Ni no Kuni: Wrath of the White Witch", ed è il magnifico gioco di ruolo sviluppato dalla Level-5 assieme al famosissimo Studio Ghibli.

The Elder Scrolls: Che fine hanno fatto i dwemer?

The Elder Scrolls è una saga con molti anni sulle spalle e come è naturale aspettarsi, ha una storia molto complessa, piena di misteri ancora da svelare. Uno di questi riguarda la sorte dei dwemer ovvero la razza più tecnologica del mondo di Tamriel che avremo modo di conoscere addentrandoci nelle loro desolate rovine

Una rovina dwemer in Skyrim

Katawa Shoujo: La visual novel che non ti aspettavi

Immaginate di essere un giovane studente giapponese all'ultimo anno delle superiori, immaginate di trovarvi in un campo innevato ad aspettare, ad aspettare la ragazza che segretamente amate e che ora vi deve parlare. Lei arriva e si avvicina a voi, l'emozione comincia a salire e con grande ansia chiedete il motivo dell'appuntamento. Lei con dolcezza vi dice che siete più di un amico per lei e che non vuole più nascondere i suoi sentimenti, insomma lei vi ama! Siete felicissimi di questo momento talmente bello da togliervi il fiato e da fermarvi il cuore. Letteralmente. Sentite un forte dolore al petto, un dolore insopportabile, crollate ai suoi piedi e svenite a causa dell'infarto. Ecco l'incipit di Katawa Shoujo

Xbox 720 e PS4: sì ma nel 2013

E' risaputo, quando esce una nuova console, tempo qualche giorno e già si comincia a speculare sulla successiva. Siamo appena approdati nel 2012, ed è giunta l'ora di pensare seriamente alle console da salotto next-generation di Microsoft e Sony: Xbox 720 e PlayStation4.

Calo di vendite e problemi tecnici per la PlayStation Vita

Le cose sembravano andare bene per la Sony dopo il rilascio in Giappone della Playstation Vita avvenuto il 16 dicembre e i dati lo confermano: 321.000 console vendute durante i primi due giorni che pur rimanendo indietro alla rivale Nintendo 3ds (371.000 pezzi venduti nello stesso arco di tempo all'uscita) risulta pur sempre un ottimo risultato che supera di gran lunga quello ottenuto con la precedente console portatile ovvero la Psp. I problemi purtroppo giungono la settimana successiva dove si rivela un disastroso calo delle vendite pari al 78% praticamente sotto a qualunque altra console venduta, un calo molto preoccupante considerando il periodo natalizio che avrebbe dovuto aiutare le vendite e sul quale Sony aveva puntato molto