martedì 20 settembre 2011

Pubblicità e videogiochi: 5 esempi di questo strano connubio

Ogni giorno alla televisione siamo abituati a vedere centinaia di pubblicità diverse che pubblicizzano i prodotti più disparati con spot più o meno interessanti, tra questi non posso fare a meno di notare la mancanza quasi totale di spot sui videogiochi.
Eppure non serve essere esperti di marketing per capire che la pubblicità televisiva sia uno dei metodi più efficaci per far conoscere un prodotto e con il mercato dei videogames che cresce ogni giorno di più (nonostante anch'esso sia stato colpito dalla crisi) mi chiedo perché i giochi non vengano pubblicizzati maggiormente. Non potendomi dare risposta mi accontento di condividere con voi alcune delle pubblicità più particolari, più strane o semplicemente più divertenti che riguardano il panorama videoludico. Pronti? Iniziamo!

5 – Jovanotti e la nintendomania

Uno dei trucchi per rendere più piacevole una pubblicità è sicuramente quello di usare testimonial famosi e amati dal pubblico. La Nintendo quando può ne fa discreto uso, basti pensare alla pubblicità per il remake di “Zelda: Ocarina of Time” per il 3ds con Robin Williams o nel caso italiano gli spot con il comico Giorgio Panariello. Tuttavia non molti sanno che la Nintendo in Italia già negli anni '80 disponeva di un testimonial “abbastanza” famoso.
Stiamo parlando di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, quello che molti conoscono per le sue orecchiabili canzoni sentimentali, ma non stiamo parlando del Jovanotti con le tasche piene di sassi e neanche del Jovanotti che pensa positivo e non si annoia ma stiamo parlando di questo Jovanotti



Evidentemente qualcuno nel reparto marketing Nintendo deve aver pensato che questo fosse il prototipo del giovane teenager anni '80 italiano e chissà magari aveva pure ragione in ogni caso Jovanotti venne scelto per fare uno spot su Super Mario per il Nintendo Entertainment System, uno spot semplice, che puntava al giovane teenager anni '80 italiano e quelli che avrebbero dovuto essere i suoi divertimenti preferiti ovvero le ragazze e i videogames




Non c'è che dire, una pubblicità del genere avrebbe invogliato chiunque a comprare un NES con Super Mario per poter così sedurre le giovani ragazze proprio come Jovanotti, erano gli anni '80 dopotutto e la Nintendomania dilagava!

Il più grande spettacolo dopo il big bang

4 – Super Smash Bros

Può risultare difficile in una pubblicità di 30 secondi rendere il concetto di un prodotto, ad esempio se vi dico Super Smash Bros, cosa vi viene in mente? Personaggi Nintendo che se le danno di santa ragione, multiplayer frenetico fino a 4 giocatori e ovviamente “Falcon Punch!”, ma come spiegarlo in una pubblicità? In America, in uno spot diventato quasi un cult non hanno usato giri di parole, il gioco parlava di personaggi normalmente tranquilli e simpatici che per un imprecisato motivo incominciano a lottare ed è proprio questo quello che viene mostrato nel video!



Certo come si può ben vedere i costumi non sono il massimo ma il regista merita gli applausi solo per l'idea di far travestire degli attori e fargli fare quello che effettivamente accade nel gioco e tutto questo scatenato dallo sgambetto di Mario che viene fatto per nessun motivo! Ad aggiungere allo stupore generale è lo speaker che con nonchalanche tra un volo di pikachu e l'altro (non so se avete notato ma è l'unico che subisce e basta) spiega che ci dev'essere qualcosa di sbagliato, evidentemente non era abbastanza chiaro.
Quel qualcosa di sbagliato nello spensierato mondo Nintendo deve aver in ogni caso colpito profondamente Yoshi. Ad esempio in una pubblicità per Yoshi's Island (il remake per Gameboy Advance), quella che in un certo senso considero il sequel spirituale dello spot precedente, si vede il simpatico dinosauro amico di Mario distruggere un automobile mentre aspetta di attraversare la strada.



Che cosa è successo nel mondo Nintendo?

3 – The Wizard
 
Una pubblicità ha una durata media di circa 30 secondi ma ne esistono anche da 10 o 5 secondi dopotutto l'importante è recapitare il messaggio al meglio nel breve tempo concesso. E se uno spot durasse invece 90 minuti?
Questo è il caso di “The Wizard”, conosciuto in Italia come “Il piccolo grande mago dei videogiochi”, un film del 1989 che è fondamentalmente una campagna pubblicitaria per la Nintendo

Si, Mario è anche nella locandina
Essendo tecnicamente un film, questo enorme spot pubblicitario è dotato anche di una trama che ha come protagonista un certo Jim, un bambino autistico con forti problematiche dovute al trauma causato dalla morte della sorella.
Jim è ossessionato dalla California, parola che occupa i 2/3 del copione dell'attore perché a quanto pare è li che ha l'ultimo ricordo di sua sorella, per questo motivo è solito scappare di casa facendo preoccupare la sua disastrata famiglia che come nei peggiori cliché americani è formata dalla madre apprensiva e il patrigno businessman impegnato che non vuole avere problemi e che quindi decide di mandarlo in un ospedale psichiatrico. Fortunatamente al suo salvataggio arriva Corey, il fratellastro che riesce a far evadere Jim dall'ospedale psichiatrico semplicemente passando per l'uscita secondaria. I due iniziano così un lungo viaggio verso la California ed è proprio all'inizio di questo viaggio che Corey scopre l'incredibile talento di Jim per i videogiochi Nintendo, il bambino infatti viene soprannominato “il mago” da Haley una ragazzina che si unirà al gruppo e che accompagnerà i tre a Los Angeles con l'intenzione di far partecipare Jim a un campionato di videogiochi. I tre però sono senza soldi ma fortunatamente questo film ci insegna che scommettendo sui videogiochi si può guadagnare molto ed è proprio dopo una scommessa vinta che il trio incontra il grande antagonista, Lucas

Lucas in tutto il suo fascino
Questo tizio è una specie di maestro del Nintendo Entertainment System, egli infatti possiede tutti e 97 i giochi rilasciati fino a quel momento (ora sono più di 900!) ed è bravo ad ognuno di quelli! Ma la sua vera arma come avrete potuto vedere dall'immagine è il Powerglove. Un guanto che funziona come controller solo in modo molto impreciso e quasi inutilizzabile, casualmente il guanto in questione è stato commercializzato lo stesso anno del film e diciamoci la verità, senza questo film il powerglove non l'avrebbe comprato nessuno.

"I love the Powerglove, It's so bad"
I tre decidono quindi di addestrare Jim per affrontare Lucas al campionato e lo fanno spendendo i soldi guadagnati con le scommesse chiamando numeri a pagamento di un centralino specializzato ad aiutare videogiocatori Nintendo (servizio realmente esistito). Così infine dopo aver mostrato qualche altro videogioco e dopo un bacio tra Haley e Corey dovuto a una citazione su Zelda (come ci insegna Jovanotti negli anni '80 si rimorchiava con i videogames) i tre giungono finalmente al campionato.
Jim arriva facilmente in finale, dove viene annunciato che si giocherà a un gioco mai giocato prima d'ora

Urla dei bambini in sala
 In effetti Super Mario Bros 3 non era stato ancora rilasciato, nonostante ciò Jim trova il flauto magico segreto al primo colpo e batte Lucas all'ultimo momento. A quel punto vengono ritrovati dai genitori contenti dei loro figli e di nuovo uniti grazie alla Nintendo!

2 – Nintendo vs Sega

A questo punto dell'articolo potreste dire “Ancora Nintendo? Guarda che esistono altre aziende che producono videogiochi!” è vero tuttavia molte di queste altre aziende finivano col parlare comunque della Nintendo.
Un esempio è Sega che durante gli anni '90 in America lanciò una campagna pubblicitaria basata sullo screditare le console Nintendo, erano anni critici e le due aziende tentavano il controllo del mercato con tutti i mezzi possibili. Il classico spot Sega era basato sul confronto diretto tra Sega Genesis (Sega Mega Drive da noi) e Super Nintendo come in questo caso



Capisco la concorrenza ma viene spontaneo chiedersi quale sia il problema di Sega in certe pubblicità, come quella del loro discutibile add-on per il Genesis, il Sega Cd dove un tizio dalla televisione domanda perché ancora non lo abbiamo



Il tizio appare anche nella pubblicità del secondo discutibile add-on del Sega Genesis, il 32x. Questa volta fortunatamente non fa riferimenti alla Nintendo ma ordina semplicemente di “infilarlo nel Genesis” (il 32x ovviamente). In ogni caso finita l'era Genesis vs Super Nintendo e incomincia l'era Saturn vs Nintendo 64 e quale miglior modo per dimostrare il rispetto verso il proprio avversario se non giocare a tiro al piattello con la sua console?



Per un qualche strano motivo qui la console non viene chiamata col suo vero nome ma viene chiamata pretendo (fusione tra il verbo inglese pretend, cioè fingere e Nintendo). Anche la allora recente Sony Playstation subisce più o meno lo stesso trattamento, ma viene chiamata plaything e viene buttata giù per un grattacielo.
Ora è quasi ironico pensare che dopo tutte queste pubblicità Sega sviluppa giochi per Nintendo e Sony, forse è una specie di punizione dantesca per il loro comportamento, una morale che ci dice che non bisogna parlar male degli altri!

1 – Segata Sanshiro

Se in America per commercializzare il Saturn sparavano alle altre console in Giappone la situazione fortunatamente era diversa. Certo era sempre una situazione critica, il reparto marketing doveva tirare fuori una pubblicità efficace per convincere il pubblico a scegliere il Sega Saturn anzi a convincere il pubblico che loro dovevano giocare al Sega Saturn, nasce così Segata Sanshiro.
Il nome è una parodia di Sugata Sanshiro protagonista di un noto film di Akira Kurosawa e come il protagonista del film Segata è un judoka, in questo caso un judoka che dedica anima e corpo a giocare al Sega Saturn, il nome infatti è stato scelto anche perché suona simile a “Sega Saturn shiro!” che in giapponese vuol dire “Devi giocare al Sega Saturn!” 



Questa è la prima pubblicità che però non dice molto sul personaggio ma è piuttosto l'introduzione ad una serie di spot che lo riguarderanno. In pieno stile giapponese le pubblicità tenderanno al trash più totale ma spiegheranno bene che tipo di personaggio è Segata, un amante del Sega Saturn dotato di una potenza esplosiva, così esplosiva che anche le persone che combattono con lui esplodono, esplodono due volte



L'obiettivo di Segata è semplice: tutti devono giocare al Sega Saturn e chi non lo fa dovrà vedersela con lui. Avete altri interessi oltre al Sega Saturn? Per esempio vi piace andare in discoteca? Allora siete davvero nei guai



magari vi piace giocare a baseball con gli amici o avete un qualunque altro hobby ma per un purista del gaming come Segata Sanshiro questa non è dedizione al Saturn, la console che i bambini giapponesi a Natale devono desiderare. Nonostante ciò Segata non è un personaggio malvagio egli ha infatti un forte senso dell'onore ed è solito aiutare la sua patria in vari modi come ad esempio facendo vincere i mondiali di calcio al Giappone grazie alle sue “doti” d'allenatore.
La Sega ha girato più di 20 spot riguardanti Segata che riscosse un successo clamoroso portando le vendite del Saturn in Giappone alle stelle. Purtroppo come tutte le cose belle anche gli spot di Segata Sanshiro finirono, questo perché ormai si parlava già di Sega Dreamcast e il Saturn non sarebbe stato più supportato ma invece di troncare così le pubblicità il reparto marketing decise di girare un ultimo spot dove il nobile Segata si sacrifica per sventare un attacco terrorista diretto ad un palazzo Sega.
Oltre alla serie di spot, Segata ha fatto da cameo in vari giochi e ha persino avuto il suo gioco personale, inoltre l'attore che lo impersonava (già noto in Giappone come personaggio della serie televisiva sui supereroi Kamen Rider) ha fatto da mascotte a diverse convention Sega.
Detto questo vi lascio con il video musicale della canzone che si sente in ogni spot e per chi mastica l'inglese ci sono i sottotitoli che permettono di capire il divertente testo.



Ricordate: “dovete giocare al Saturn!”

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