mercoledì 8 febbraio 2012

NeverDead: una noia mortale

L'immortalità è uno di quei poteri che è stato bramato sin da tempi antichi, ed è una di quelle cose che spesso si ritrova nei racconti fantastici. Sarà sicuramente bello essere immune da dolori e malattie, ma sinceramente continuare a vivere nel corso dei secoli potrebbe provocare una grandissima noia, e volersi ricongiungere ai propri cari diverrebbe un pensiero fisso nella nostra testa. Per la prima volta, l'immortalità è stata presa come idea per un personaggio protagonista di un videogame: parliamo di NeverDead.

neverdead logo ps3 xbox360

NeverDead è un videogioco per Xbox360 e PS3, rilasciato tra la fine di Gennaio e l'inizio di Febbraio 2012. Il protagonista immortale che ci ritroveremo ad utilizzare è un cacciatore di demoni, chiamato Bryce, che in passato (500 anni prima), fu maledetto dal re dei demoni proprio con l'immortalità: durante il gioco, Bryce caccia mostri e demoni per intascare qualche soldo e per vendetta, affiancato da una giovane investigatrice privata. Il gameplay prevede che Bryce possa resistere a tutti gli attacchi dei demoni, e cadere in pezzi fino a rimanere con la sola testa che rotola per il pavimento fino a che non si trova un punto di rigenerazione del corpo. Naturalmente non è che non si perda mai, infatti si assisterà alla schermata di Game Over qualora la testa di Bryce venga risucchiata da dei demoni chiamati spazzini, o quando la investigatrice (che non è immortale) muoia.


Le premesse erano buonissime, tanto è che molti videogiocatori, quando se ne parlò le prime volte, erano entusiasti di questa proposta. Lo stile di gioco alla Devil May Cry sembrava poter catturare una vasta gamma di compratori. Tutto ciò però subì un forte freno quando, poco tempo fa, prima della release, girarono i primi video di gameplay effettivo. Infatti dobbiamo dire che NeverDead presenta una miriade di problemi: in primis è presente una telecamera che non riesce a girare come vogliamo, tanto è che spesso si subiscono dei danni senza sapere da dove è arrivato l'attacco; la schermata del Game Over non si vede quasi mai, infatti il gioco pare un po' troppo semplice; i combattimenti appaiono troppo ripetitivi e la noia dopo qualche ora di gioco dilaga; dulcis in fundo, la non longevità unita ad una trama poco coinvolgente dichiara questo videogame un'occasione mancata.

neverdead testa rotola

I voti molto bassi ricevuti dai siti più importanti e le riviste più popolari di videogames testimoniano come Rebellion Developments (sviluppatori) e Konami (publisher) non siano stati in grado di far evolvere una buona idea di base. Si è cercato soprattutto di mettere l'accento sul design dei demoni, fatti veramente benissimo, e sui meccanismi di combattimento. I commenti post-acquisto divergono: molti giocatori spingono sul fatto che, problemi a parte, NeverDead è comunque divertente; altri invece dicono che le mancanze di questo titolo non possono combaciare con un prezzo così alto (sopra i 60 euro). Per concludere possiamo dire che NeverDead è in ogni caso un videogame interessante, che probabilmente sarà da spunto per altri titoli futuri migliorati sotto i vari punti di vista. Ci si può fare un pensierino, ma solo quando il prezzo sarà sceso notevolmente.

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